VITA DELLA BEATA – VOCAZIONE MONASTICA
Vocazione monastica (Monastero di S. Prosdocimo)
Nei suoi dieci (10) anni di vita monastica, la Beata Eustochio è stata avversata da episodi che hanno contrassegnato la sua esistenza, comprese le numerose volte in cui ci viene narrato il tentativo di farle del male da un presunto spirito maligno, che si rivela contro di lei e che diviene oggetto di derisione (vorremo dire pretesto) da parte delle consorelle, che già la vedevano con sospetto e in qualche caso in odio. Ci viene trasmesso tutto ciò da una biografia primigenia, ripresa poi da cui tutti i biografi successivi a cui si rifanno (anche se si segnala che qualcuno di questi, come il vescovo Barozzi o il gesuita Cordara, sono sospettosi circa i giudizi sulla possessione demoniaca), del “pio e dotto sacerdote” Girolamo Saligario, confessore del monastero di S. Prosdocimo.
Il documento ci dà informazioni di prima mano, ancor prima che la Beata rendesse l’anima a Dio, sugli eventi della sua vita e certamente sono un riferimento fondamentale per la ricostruzione storica della sua esistenza, anche se a volte sembra che siano talvolta oggetto di una visione romanzata volta a dare una testimonianza univoca non altrimenti documentabile. Infatti, non è stato rintracciato altro documento coevo alla Beata che possa dare conferma o smentita.
