Chi era davvero la Beata Eustochio di Padova? Quale verità storica si nasconde dietro la vicenda di Lucrezia Bellini (1444-1469), monaca benedettina del monastero di San Prosdocimo, accusata di ossessione demoniaca, rinchiusa e perseguitata dalle consorelle, ma venerata dal popolo come intercessora potente? Il volume offre una risposta finalmente documentata e aggiornata, grazie a un lavoro di ricerca condotto su fonti manoscritte, cronache processuali e testimonianze archivistiche a lungo trascurate.

La pubblicazione si apre con la Prefazione del Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, e con la Presentazione del Vescovo di Padova, Mons. Claudio Cipolla: un apprezzamento istituzionale che testimonia la rilevanza ecclesiale e culturale di questa figura di santità tutta padovana, oggi al centro di una nuova fase del processo di canonizzazione.

Curato da dom Christian Gabrieli, O.S.B., postulatore della causa, il volume si articola in due parti principali. La prima ricostruisce la vita e gli eventi straordinari legati a Eustochio, dalla nascita segnata da un’unione irregolare alle difficoltà di una comunità monastica attraversata da crisi disciplinari e conflitti interni. Emergono il rapporto complesso con il suo confessore, don Girolamo Saligario, la professione religiosa e il ruolo svolto da questa giovane donna nel cammino di riforma del monachesimo padovano. Ampio spazio è dedicato agli eventi mistici e ai fenomeni miracolosi, in particolare alla celebre vasca di San Prosdocimo, da cui secondo le fonti sgorgava acqua capace di guarire «ogni sorte di infermità».

La seconda parte raccoglie contributi specialistici che approfondiscono la storia del culto e delle fonti relative alla beata. Si esaminano con metodo critico i racconti agiografici, i documenti processuali del XV secolo, le testimonianze artistiche – dalla xilografia tardogotica al capitello del chiostro – e gli sviluppi devozionali sino all’età contemporanea. Ne risulta un profilo storico solido e sfaccettato, capace di coniugare scienza e spiritualità, memoria locale e respiro universale della santità.

Con un apparato rigoroso ma linguaggio chiaro e divulgativo, questo libro si rivolge al lettore interessato alla storia religiosa e alla vita monastica, ma anche a chi desideri riscoprire una figura femminile forte, capace di sfidare il male e le ingiustizie senza rinunciare alla carità e alla speranza. La riscoperta di Eustochio diventa così occasione per riflettere sul valore attuale del bene vissuto nella fragilità, e sul radicamento profondo della santità nella storia della città di Padova.

Una pubblicazione che unisce rigore accademico, sensibilità pastorale e accessibilità narrativa, contribuendo in modo decisivo a restituire voce e volto a una protagonista dimenticata del Quattrocento italiano, il cui messaggio rimane sorprendentemente attuale.